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Orienteering

Educazione fisica

Orienteering (l’orientamento)

Il termine orientarsi deriva dalla parola latina orior (io sorgo) e significa cercare il punto dal quale sorge il sole, l'oriente.

* Dove nasce l’orientamento.
Nella Scandinavia durante i secoli passati, quando le strade congiungevano soltanto le città più importanti, la comunicazione fra gli abitanti era difficile, pertanto i rapporti sociali erano mantenuti percorrendo anche lunghi tragitti nella fitta foresta, a piedi o calzando gli sci, secondo lo stato del terreno.

Per non smarrirsi nei sentieri che si sviluppavano fra la ricca vegetazione, era necessario sapersi orientare, utilizzando una mappa del territorio e una bussola. Lo sport dell’orientamento è nato così, per necessità, come molti degli sport più antichi e conosciuti.
Il termine orientarsi deriva dalla parola latina orior (io sorgo) e significa cercare il punto dal quale sorge il sole, l’oriente.

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Come si svolge una gara d'orientamento.
La gara ha inizio con la consegna ad ogni concorrente di una cartina topografica dettagliata sulla quale sono indicati, con segni convenzionali, partenza, arrivo e punti di controllo intermedi dove si dovrà obbligatoriamente transitare. In tali punti sul terreno è posta la lanterna, (un prisma a base triangolare di colore bianco arancio) munita di pinzetta punzonatrice con la quale documentare l'avvenuto passaggio sull'apposito "cartellino testimone" ,che ogni concorrente deve portare con se e consegnare al traguardo.

Il percorso da seguire fra un punto di controllo e l'altro è libero, vincerà chi compirà l'intero percorso nel minor tempo. Ad una gara possono partecipare tutto ognuno quindi può trovare la sua categoria d’appartenenza

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Le prime gare
Nel 1919, a Stoccolma, si svolge la prima gara d’orienteering, alla quale partecipano circa 200 concorrenti. L’interesse per questa disciplina cresce notevolmente e lo sport incomincia a diffondersi anche nel sud dell'Europa.

Nel febbraio 1986, il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) riconosce la validità dell’attività orientistica e, allora, la FISO è associata alla FIDAL. Attualmente, la FISO ha sede a Trento.

* La gara

L’attrezzatura:
La borsa sportiva che è necessaria avere con sé quando ci si reca ad una gara d’orientamento nel bosco deve contenere: una tuta da ginnastica, un paio di scarpe sportive (con la suola abbastanza rilevata, per impedire di scivolare nei tratti ripidi), un ricambio di biancheria (maglietta, calze, slip), un asciugamano e il necessario per l’igiene, un astuccio contenente alcuni elastici, spille da balia, un pennarello indelebile a punta fine, un rotolo di nastro adesivo trasparente.

La segreteria di gara:
La segreteria della gara si trova generalmente in corrispondenza della zona indicata come ritrovo. Presso di lei si ritira il materiale di gara, che normalmente consiste in: numero di pettorale, cartellino di testimone, descrizione punti del percorso, comunicata gara, materiale informativo su successive manifestazioni sportive.

Il cartellino:
IL cartellino testimone è il documento di gara d'ogni partecipante e serve a dimostrare il corretto sviluppo del percorso. Ad ogni concorrente di una stessa categoria è inoltre consegnata la descrizione punti. Nelle categorie per i principianti la descrizione è letterale, al contrario, nelle categorie agonistiche la descrizione è fornita attraverso simboli grafici internazionali.

La partenza
Sul proprio cartellino testimone è riportato l'orario di partenza. A tempo debito, seguendo le indicazioni segnaletiche che iniziano dall'area di ritrovo, ogni concorrente deve portarsi nella zona di partenza. Qualche minuto primo del proprio orario di partenza, il giudice di partenza invita il concorrente ad entrare nel corridoio appositamente fettucciato (la zona di pre-partenza).


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